Description
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CARATTERISTICHE
Il Merlot “Borc Dodon” di Denis Montanar è un vino fuori dal comune, è un Merlot carico di territorialità che si esprime in maniera inusuale dal celebre vitigno internazionale bordolese. E’ un vino che al naso profuma di frutta rossa, con leggere note ossidative e spezie, al gusto è fresco, croccante, minerale e salmastro, con una buona persistenza e ottima bevibilità.
ABBINAMENTI:
Adatto a piatti di terra, carni alla griglia e salumi.
COME E QUANDO APRIRE
Per apprezzarlo al meglio consigliamo di lasciarlo riposare dopo il trasporto. Consigliamo di lasciarlo “respirare” 15-20 minuti prima di gustarlo. Vino perfetto da bere subito ma se lasciato in cantina 4/5 anni può regalare piacevoli sorprese.
PRODUTTORE:

Denis Montanar
L’azienda agricola Montanar Denis sorge nella Borc Dodòn, in provincia di Udine. Denis Montanar proviene da una famiglia di agricoltori da quattro generazioni.Il suo impegno in questo settore inizia nel 1989, quando comincia ad occuparsi dell’azienda del nonno prendendo in affitto i suoi vigneti. Gran parte di questi vigneti erano già stati coltivati a regime di mezzadria dal suo bisnonno durante i primi anni del Novecento. Successivamente acquista due ettari di terreno impiantandoli a vigneto. Nel 1995 decide di incrementare la proprietà, acquisendo 10,5 ettari di terreno e le case rurali annesse. Nasce, quindi, l’idea del progetto e del marchio territoriale derivanti dall’antico nome del borgo: Borc Dodon (in friulano), Borgo Dodone. Oggi, grazie al progetto Borc Dodon, è arrivato ad ottenere molti ettari di coltivazione e più di 10 ettari coltivati a uve Refosco dal peduncolo rosso, Cabernet Franc, Merlot, Verduzzo Friulano, Tocai Friulano, Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon. Il terreno sabbioso, composto da una miscela di limo e argilla, conferisce al vino una tipica nota fresca e minerale. Dal 1996 decide di adottare un’agricoltura biologica e di aderire al protocollo della “Renaissance du Terroir”:in vigna è bandito qualsiasi trattamento con composti chimici o sostanze di sintesi. Vinificazioni spontanee, con macerazioni più o meno prolungate in tini aperti di vetroresina o legno; nessuna aggiunta di lieviti selezionati, nessuna chiarifica, né filtrazione; L’affinamento può avvenire in vasche d’acciaio o botti di legno.Ecco il dogma del produttore friulano, capace di esprimere in maniera eclettica e selvaggia il suo territorio. Si ricordano vini quali “Sandrigo”, “Uis Blancis” e il Verduzzo “Scodavacca”.
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